Siamo in piena rivoluzione digitale.
Innovare è un imperativo, così come rivedere e riorganizzare i propri processi, sempre puntando a un’efficienza che ci renda competitivi.
In particolare per il settore Retail si tratta di una sfida importante: innovare, puntare all’efficienza e allo stesso tempo alla brand experience.
Grazie all’introduzione di specifici strumenti tecnologici è possibile rendere il negozio non solo innovativo, ma anche capace di garantire un’esperienza unica ed emozionale al consumatore, incentivandolo così a raggiungere il luogo fisico.
Le 5 parole chiave del retail 4.0 sono: SMART MIRROR, SMART SHELVES, HEAT MAPS, APP, ESPERIENZA.
1) Smart mirror: Lo Smart Mirror è un device che rispecchia le tendenze del Retail del momento. Si tratta di uno specchio touch e interattivo che consente di sommare all’immagine riflessa anche quella proiettata sullo schermo come fosse quello di un computer. Grazie alla tecnologia RFID (Radio-Frequency Identification) incorporata nei cartellini dei prodotti, riconosce e fornisce rapidamente tutte le informazioni relative al prodotto (taglie, colori alternativi presenti in negozio, modelli, ecc…).
2) Smart shelves: Una tecnologia interattiva, ma soprattutto utile al negoziante per individuare i bisogni dei clienti, la quantità di stoccaggio dei prodotti e per fare delle statistiche di vendita. Infatti gli smart shelves mettono in comunicazione il proprio display con lo smartphone del consumatore rendendo la sua esperienza di acquisto più snella e veloce.
3) Heat maps: o mappe di calore, sono uno strumento sotto forma di rappresentazione grafica a colori che evidenzia le aree in cui i consumatori focalizzano la loro attenzione e quindi ne mostrano il comportamento. Capire dove i consumatori preferiscono passare velocemente e dove invece si trattengono, fornisce dati reali al merchandising in-store: Dalle mappe utilizzabili tramite software, è possibile identificare i percorsi preferiti dagli utenti tramite sensoristica, ad esempio i beacons.
4) APP: Le applicazioni sono studiate e pensate per essere utilizzate dai dispositivi mobili, ossia dai telefonini di ultima generazione e dai tablet. Sono personalizzate per i diversi brand ed inviano notifiche personalizzate al consumatore in base alle sue preferenze di acquisto, tendenze o alla sua shopping list.
5) Esperienza: La brand experience va progettata in maniera strategica affinché conduca con coerenza verso la brand promise. Si tratta di un punto che racchiude il giusto equilibrio tra tutti i punti sopra elencati. Il negozio non deve soltanto fornire un bene da acquistare, ma soprattutto regalare un’esperienza unica al cliente. Abbiamo già assistito ad esperienze di consumo fisiche che danno del filo da torcere allo sviluppo tecnologico esponenziale dello shopping online.
La spesa diventa quindi sempre più consapevole, facilitata da tecnologie competitive e affidabili. Questo è il compito delle Retail 4.0.
Ma innovare costa.
Non ci sono solo i costi di licenze e prodotti, ma anche l’investimento più difficile da quantificare in: integrazione delle tecnologie, formazione delle risorse, riorganizzazione e ottimizzazione dei processi.
Una sfida complessa?
Forse, ma ne va della competitività del brand.
La rivoluzione tecnologica è un’onda da cavalcare, con i giusti strumenti e la giusta consulenza.