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I pagamenti nell’era della blockchain.

Meno di un anno fa, Fred Smith, il capo del colosso delle spedizioni FedEx, ha spiegato come la blockchain entrerà completamente nel mondo del business portando vantaggi straordinari, esclamando “Chi non abbraccia la blockchain, è bene lo sappia, è destinato a estinguersi.”

Nel frattempo stiamo vivendo una vera trasformazione nel settore dei pagamenti digitali: il lancio da parte di Facebook della criptovaluta Libra basata su blockchain e del digital wallet Calibra, è solo un esempio di quanto si stia muovendo.

Inviare denaro o fare acquisti in tempo reale, utilizzando in modo automatico il nostro smartphone, sarà sempre più facile e milioni di persone, molto presto, si troveranno a usare monete digitali, senza averne ancora piena consapevolezza.

Alcuni grandi nomi del retail americano fra cui Crate and Barrel, Nordstrom e Whole Foods (di proprietà di Amazon) sono pronte ad integrare i pagamenti in bitcoin e altre tre criptovalute.

L’iniziativa proviene dalla partnership tra Flexa, una startup per i pagamenti, e Gemini, la società di proprietà dei Winklevoss.

Flexa di fatto è riuscita a convincere i rivenditori, che oltre a quelli citati sopra includono Regal Cinemas, Gamestop e Baskin Robbins, a configurare i loro scanner per riconoscere i pagamenti tramite la propria app denominata Spedn.

L’adozione è ancora lenta, ma continua nel tempo. “Eppur si muove”, per dirla alla Galileo.

Oggi sono oltre 11mila le attività che consentono ai clienti di pagare i loro beni e servizi in crypto. Numeri in crescita che si aggiungono a un’altra indagine di NetCents, che evidenzia come la conoscenza delle valute digitali sia cresciuta tanto in uno dei mercati di punta, come quello americano: il 40% degli intervistati ha familiarità con il tema.

Malgrado il gigante dell’ecommerce Amazon non abbia mai dato peso alle tesi visionarie riguardati la possibilità di accettare valute digitali, la società di Seattle sembra intenzionata a possedere più nomi di dominio correlati alla criptovaluta. Secondo il sito DomainNameWire Amazon alla fine dello scorso anno si sarebbe assicurata tre nuovi domini relativi alle criptovalute: amazonethereum.com, amazoncryptocurrency.com e amazoncryptocurrencies.com. Oltre ad amazonbitcoin.com già registrato nel 2013.

Una cosa è certa, questa tecnologia sta cambiando e cambierà radicalmente il mondo.

Una sfida complessa?

La rivoluzione tecnologica è un’onda da cavalcare, con i giusti strumenti e la giusta consulenza.

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